Avevo inserito questo step al punto 4, ma prima di “spolverare e rinfrescare gli ambienti”, è opportuno ridurrre il carico per evitare di lavorare su contenuti che non servono più. Ecco perché è importante eliminare prima il superfluo.

Mi auguro che tu abbia fatto il lavoro nel tuo “armadio”, e che l’ultima domanda ti abbia fatto riflettere tanto. Ti confesso che quando me la sono posta è stato come ricevere un pugno allo stomaco. Sempre bello parlare di blogging, ma quando si pensa a cosa possa servire davvero tutto questo… eh… è difficile.

Ma noi siamo qui, adesso, proprio perché abbiamo dato una risposta a quella domanda: vogliamo lasciare la nostra impronta, qualunqua essa sia. Perché vedi, iniziamo a capire come definire il nostro percorso solo quando siamo davvero consapevoli di lasciare un segno nella vita degli altri.

Non devo essere io a dirti come lasciare un segno; dovresti averlo capito dopo aver “organizzato il tuo armadio”. Posso farti comunque qualche esempio.

Ci sono molti modi per lasciare un segno nella vita di chi si affaccia anche solo una volta nel blog: si tratta solo di capire come farlo e come proporlo, e lavorare su quello.

E qui inizia il nostro “decluttering sostenibile”.

Il decluttering sappiamo tutti, più o meno, cos’è: definiamola un’operazione per decidere cosa tenere, cosa buttare e cosa donare.

Perché sostenibile? Perché quando decidiamo di mantenere alcuni contenuti - in quanto in linea con gli obiettivi prefissati - dobbiamo poi essere costanti durante il nostro percorso di blogger. Ed essere costante significa che devo avere dimestichezza con gli argomenti che tratto, e conoscere davvero ciò di cui parlo nel blog. Anche perché io posso parlare di un argomento per 3-4 post, ma se non ho davvero esperienza i miei contenuti si esauriranno in fretta, e dopo 1 mese mi ritroverò al punto di partenza, bloccata e senza idee.

Ecco perché è stato importante partire da te!

Qual è l’esercizio di oggi?